Bernardo Siciliano

Roma, 1969

Formazione: romano, Bernardo Siciliano disegna da quando era bambino e prendeva a soggetto la campagna che vedeva dalla finestra della sua casa di villeggiatura fra Todi e Orvieto. La pittura all’inizio è per lui solo un hobby, mentre studia al conservatorio per diventare direttore d’orchestra e mentre impara i segreti del pennello da autodidatta, guardando Cézanne, Hopper, Bacon, Guccione e Freud. Poi, però, quella passione ha il sopravvento.

 

Soggetti: conservando l’antica abitudine di trovare i suoi soggetti affacciandosi alla finestra, Siciliano comincia a dipingere Roma, e poi New York, dove si è trasferito dal 1996. Guardando la pittura corposa, dove il colore si fa materia tangibile con una dignità che trascende la forma e dove la pennellata è leggibile nella sua ruvida nettezza, si capisce come i soggetti - siano essi vedute di città o ritratti, sempre più di uno  per lo stesso soggetto, con minime differenze quasi a costruire una sequenza cinematografica - siano per Siciliano il pretesto per un inno alla forma, alla luce, alla materia.

 

Vince la 2° edizione del Premio Cairo con l'opera "Blue Room", un insolito ritratto in interno, dove pennellate corpose e contrasti cromatici creano un’atmosfera da romanzo.